L’udienza all’Aia per Israele chiamato a rispondere alle accuse di genocidio nella Striscia di Gaza. Intanto arriva la richiesta dell’Onu agli Houthi.
Prosegue la guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Con essa anche le situazioni di tensioni nel Mar Rosso che hanno richiesto in queste ore l’intervento dell’Onu. Il Paese israeliano sarà chiamato a rispondere oggi alla prima udienza davanti alla Corte internazionale di giustizia, il massimo organo giudiziario delle Nazioni Unite, dopo il ricorso presentato dal Sudafrica che chiede “misure provvisorie urgenti” contro lo stato ebraico per la conduzione della guerra a Gaza con tanto di accuse di genocidio.
Israele e le accuse di genocidio
A tenere banco in queste ore non sarà solo la guerra tra Israele e Hamas nella Striscia ma anche in che modo la Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) dell’Aia affronterà la questione delle accuse di genocidio verso il Paese israeliano.
Nelle giornate di giovedì e venerdì si terranno due sessioni della causa intentata dal Sudafrica a fine dicembre, in cui Israele viene accusato di non aver rispettato gli obblighi previsti dalla Convenzione sul Genocidio del 1948, firmata da entrambi i paesi e che li obbliga a non commettere genocidi e a prevenirli e punirli.
Le udienze dovrebbero riguardare esclusivamente la richiesta del Sudafrica di adottare misure d’emergenza che ordinino a Israele di sospendere le sue azioni militari a Gaza.
Sulle accuse, già in precedenza, Israele si era difeso parlando di una situazione diffamante.
L’Onu chiede stop degli attacchi Houthi in Mar Rosso
Ma il conflitto, come noto, non riguarda solo la Striscia di Gaza ma anche quanto sta accadendo nel Mar Rosso. In tal senso è intervenuto l’Onu per chiedere lo stop degli attacchi degli Houthi.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato una bozza di risoluzione che condanna e chiede l’immediata cessazione degli attacchi da parte dei ribelli dello Yemen contro navi mercantili nell’area del Mar Rosso appunto. L’approvazione è arrivata con 11 voti a favore e 4 astensioni. Tra queste, quelle di Russia e Cina.
Nella bozza, che sarebbe stata elaborata da Usa e Giappone, viene affermato che gli attacchi degli Houthi starebbero ostacolando il commercio globale oltre che minare “i diritti e le libertà di navigazione, nonché la pace e la sicurezza regionale”.